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Pistoccheddus de cappa

Sinonimi

Pistoccus incappausu

Descrizione

Dolce tipico di piccole dimensioni, si tratta di un biscotto dalla pasta dura e croccante di colore
dorato, dalle forme stilizzate che riproducono animali domestici (uccellini, pecorelle, ochette,
coniglietti, ecc.), ricoperto di glassa bianca decorata con mascarponi dorati o argentati e con fregi
dorati.

Area

Le zone del Medio e Basso Campidano della
Regione Autonoma della Sardegna

Preparazione e ingredienti

Dolce tipico di piccole dimensioni, si tratta di un biscotto dalla pasta dura e croccante di colore
dorato, dalle forme stilizzate che riproducono animali domestici (uccellini, pecorelle, ochette,
coniglietti, ecc.), ricoperto di glassa bianca decorata con mascarponi dorati o argentati e con fregi
dorati.
7 DESCRIZIONE DELLE METODICHE DI LAVORAZIONE, CONSERVAZIONE E STAGIONATURA
Biscotto, ingredienti: Glassa e decori, ingredienti:
- 350 gr. di farina di grano duro; - 400 gr. di zucchero;
- 350 gr. di farina 00; - 6 albumi;
- 6 uova intere e 6 tuorli; - succo di limone.
- Strutto suino (un cucchiaio);
- Scorza di un limone.
Preparazione del biscotto: miscelare uniformemente i due tipi di farina e disporre la miscela a
fontana, aggiungere le uova e mescolare lentamente, quindi lavorare manualmente l’impasto ottenuto,
che presenta una certa consistenza, incorporandovi lo strutto e la scorza del limone finemente
grattugiata. Quando la pasta risulta ben lavorata, liscia ed omogenea, si ritagliano dei tocchetti delle
dimensioni di una grossa noce, e si modellano dandogli le forme citate al punto 6, con l’ausilio delle
forbici e di un coltellino.
I biscotti si adagiano su una teglia e si cuociono in forno a 180 °C per circa 15-20 minuti,
ancora oggi, come in passato, laddove esiste ancora il forno tradizionale sardo, vi si effettua la cottura
subito dopo quella del pane.
Preparazione della glassa e decorazione: in un recipiente a bagnomaria si lavorano gli albumi,
montati a neve, con lo zucchero e il succo del limone, sino ad ottenere un impasto consistente, lucido
di colore bianco candido. Quando la glassa non è più calda, si spalma sui pistoccheddus, utilizzando
un pennello per dolci in maniera tale da ricoprirli completamente, dopo di che si adagiano con
attenzione su una teglia e si ripassano in forno tiepido (50 °C) per poco tempo, al fine di favorire
l’indurimento della glassa. Una volta sfornati si possono abbellire i pistoccheddus decorando
ulteriormente la glassa con moscardini (tragera) e fregi di carta dorata a base di ostia (spumi oru).
Nella tradizione la lavorazione era fatta esclusivamente a mano; attualmente l’impasto viene
preparato con l’ausilio di impastatrici e frullatori. Si utilizzano inoltre il pennello da cucina, spatola per
dolci e altre normali attrezzature della cucina domestica.

Fonte Foto :

Tradizione e note storiche

Questo dolce, nella tradizione era preparato in occasione dei festeggiamenti Pasquali, per tale
giorno si preparava oltre al normale biscotto anche una sua variante che prevedeva l’aggiunta di un
uovo fresco con la buccia, il tutto veniva poi cotto al forno e guarnito come detto prima. Si ottenevano
così i “Coccoiedus cun s’ou” o “Sangui” (biscotti con l’uovo), che venivano offerti nella tradizione
sarda, ai bambini come uovo pasquale.
Da molti anni questo dolce, preparato anche dalle pasticcerie e dolcerie artigiane, viene
prodotto per diverse ricorrenze e feste (matrimoni, battesimi, ecc.)

Atrezzatura

Fonti per i contenuti di questa sezione: 

>Elenco dei prodotti tradizionali ossia quei "prodotti agroalimentari le cui procedure risultano consolidate redatto dall'Assessorato dell'Agricoltura e Riforma Agropastorale Servizio Sviluppo delle Filiere Agro alimentari e dei mercati

>SardiniaPoint.it

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