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Pastine di mandorle

Sinonimi

ND

Descrizione

Dolci tipici e particolarmente elaborati, si presentano come dei cestinetti tondi, ovali,
romboidali, ecc., di dimensioni variabili dai 5-6 cm. di diametro, agli 8x4 cm. per le altre forme. Sono
costituiti da una sottilissima sfoglia, ripiena di un soffice pan di spagna alle mandorle, la superficie
ricoperta di uno strato di glassa reale, viene decorata con delicati fiori di zucchero foggiati a mano,
variopinti o bianchi, abbellita con scritte o ricami di glassa bianca o dorata, o più semplicemente
ricoperta con diavoletti di vari colori, argentati e/o dorati.

Area

Tutto il territorio della Regione Sardegna

Preparazione e ingredienti

- 500 gr. di farina di grano duro; - 300 gr. di mandorle
- Acqua (quanto basta per impastare); - 300 gr. di zucchero;
- Strutto suino (quanto basta per - 6 uova;
ammorbidire l’impasto); - Un limone;
- Un bicchierino di liquore secco (acquavite)
--Lievito per dolci, dose per ½
Kg. di farina;
Un pugno di farina di grano duro;
Preparazione del ripieno: sbollentare le mandorle per pochi minuti in acqua calda; scolarle e
sgusciarle rapidamente prima che si raffreddino; tritare le mandorle finemente con uno sminuzzatore;
in un contenitore sgusciare le uova separando i tuorli dall’albume, aggiungere lo zucchero ai tuorli e
sbattere il composto sino a perfetta frullatura delle uova; di seguito incorporare la scorza del limone
finemente grattugiata, il liquore e la farina; a questo punto si aggiungono le mandorle e in ultimo a
pioggia il lievito, per non formare grumi. Il composto ottenuto deve presentarsi ben amalgamato e di
consistenza semi fluida.
Per la preparazione della sfoglia si dispone la farina di grano duro a fontana, all’interno si
aggiunge l’acqua tiepida e si lavora sino ad ottenere un impasto duro, quindi si aggiunge
gradualmente lo strutto per ammorbidire l’impasto; la pasta ottenuta si stende in una sfoglia
sottilissima e si suddivide in porzioni di forma quadrata.
Le porzioni di sfoglia si fanno aderire perfettamente all’interno delle formine, che avremmo
precedentemente spennellato con dello strutto, quindi si preme sui bordi delle formine per tagliare ed
eliminare la sfoglia in eccesso.
A questo punto si versa con un mestolino il composto ottenuto per il ripieno, riempiendo il
cestinetto per non più di ¾ . Le formine vengono quindi disposte ordinatamente su una teglia da forno
e passate in forno caldo a 180° C, sino a che il ripieno ben lievitato non risulta dorato. Ultimata la
cottura si lascia che le pastine raffreddino leggermente e si procede al distacco, con delicatezza, del
cestinetto dalla formina, quindi si dispongono su canestri ricoperte con un telo. Trascorse almeno 12
ore, affinché il cestinetto ben freddo risulti più resistente alle manipolazioni, si procede alla
decorazione secondo quanto già detto al punto 6.

Fonte Foto :

Tradizione e note storiche

E’ un dolce che vanta una tradizione antica come dolce per le feste e ricorrenze importanti,
quali i matrimoni, i battesimi, comunioni, cresime e festività natalizie e pasquali. A seconda della
ricorrenza si adeguavano in passato come ora, i decori, che possono essere allegri e colorati per il
dolce di pasqua, ricamati con scritte e disegni bianchi e dorati per i matrimoni.
Della ricetta esistono testimonianze verbali nonché scritte, essa può essere reperita in testi di
gastronomia sarda, editi da oltre 25 anni.

Atrezzatura

Fonti per i contenuti di questa sezione: 

>Elenco dei prodotti tradizionali ossia quei "prodotti agroalimentari le cui procedure risultano consolidate redatto dall'Assessorato dell'Agricoltura e Riforma Agropastorale Servizio Sviluppo delle Filiere Agro alimentari e dei mercati

>SardiniaPoint.it

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